Seggiolini auto, cambia la normativa: stop a rialzi per una maggiore sicurezza

Cambiano le norme sull’utilizzo e la vendita dei seggiolini auto per i bambini. Come annunciato, da questa estate si entra nella seconda fase della normativa “i-Size” (UN/ECE R129), che prevede che i nuovi sistemi di ritenuta debbano essere dotati di schienale.

Pertanto non sarà più consentita la vendita di seggiolini auto senza schienale. Non sono sufficienti i rialzi per mettersi in regola (come i booster o le cd. Alzatine) ma occorrerà obbligatoriamente dotarsi di seggiolini auto con schienale. Soprattutto per garantire una maggiore sicurezza.

Seggiolini auto: cos’è la normativa “i-Size”

“i-Size” è la prima fase del regolamento UN/ECE R129 che attualmente affianca ma non sostituisce la ECE R44/04. Questa normativa è stata introdotta con il principale scopo di aumentare gli standard di sicurezza dei bambini che viaggiano in auto, rispetto alle regolamentazioni definite dalla cugina ECE R44. Le novità della normativa

La novità della nuova normativa UN R129 i-Size è che, rispetto alle ECE R44 la classificazione dei seggiolini auto è in base all’altezza e non al peso. Per quanto riguarda la prima fase della normativa i-Size, che in Italia sarà in vigore dalla prossima, essa si rivolge ai bambini che non hanno superato i 105 cm di altezza.

Un ulteriore elemento introdotto dalla norma è l’obbligatorietà dell’installazione del sistema di ritenuta in senso contrario di marcia fino ai 15 mesi del bambino, mentre la ECE R44 fissa l’obbligo ai 9kg.

L’i-Size introduce anche degli specifici requisiti tecnici da superare durante i crash test per ottenere l’omologazione, che simulano un impatto laterale con l’intrusione della portiera all’interno del veicolo. Con le precedenti normative le prove dinamiche alle quali venivano sottoposti i dispositivi di ritenuta per l’omologazione, si limitavano solo agli impatti frontali e posteriori, tralasciando completamente gli incidenti laterali che invece secondo le statistiche avvengono con maggior frequenza.

Va ricordato che la ECE R129 affianca, ma non sostituisce, la ECE R44/04, fino a che tutte le fasi della legge non saranno completate e non entreranno in vigore. Le prossime due fasi della normativa prevedono lo stesso elevato standard di sicurezza anche per i restanti di dispositivi di ritenuta non trattati nella prima fase i-Size.

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Seggiolini auto: stop ai rialzi e booster

L’uso del sistema di ritenuta (seggiolino o alzatina) è obbligatorio per i bambini fino ai 150 cm di altezza, circa 12 anni (limite che resta invariato). Tuttavia è ancora possibile utilizzare i rialzi o booster dai 22 kg di peso in poi. I rialzi, o booster, sono cuscini con o senza braccioli che si appoggiano sul sedile dell’auto e sollevano il bambino di circa 10-15 cm, per portarlo all’altezza adatta per l’utilizzo delle normali cinture di sicurezza.

Le nuove regole, entrate in vigore a gennaio, vietano l’omologazione secondo la ECE-R-44 di questo tipo di prodotti fino ai 125 cm di altezza del bambino.

Chi possiede un seggiolino senza schienale potrà comunque continuare ad utilizzarlo, ma come Adoc riteniamo che, se vuoi proteggere il tuo bambino nel modo migliore, è opportuno scegliere prodotti con la presenza dello schienale: garantisce una maggiore protezione in caso di incidenti.

Seggiolini auto: multe, sanzioni e ritiro della patente

Far viaggiare il bambino in auto senza seggiolino, con le nuove norme, comporta una multa che va da 80 a 323 euro. Se recidivi, dopo due multe nell’arco di due anni, verrà sospesa la patente per un periodo di tempo compreso tra 15 giorni e 2 mesi.

Seggiolini auto: il 20% delle famiglie non li usa

L’Adoc ricorda che nel 2015 in Italia sono morti a causa di incidenti stradali 39 bambini sotto i 14 anni, e più di 11mila sono rimasti feriti. Praticamente ogni giorno dell’anno almeno un bambino ha subito una lesione o è rimasto vittima di un incidente stradale. Un numero che si sarebbe potuto drasticamente ridurre se venissero completamente rispettate le norme sull’uso dei seggiolini auto.

“Secondo una nostra stima in media una famiglia su cinque non usa il seggiolino auto per i propri figli, o non lo usa costantemente o lo utilizza in modo non corretto – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – di questi, il 65% ammette di non usarlo in modo continuativo, il 27% lo utilizza in modo non corretto, l’8% non lo utilizza proprio. Nonostante i dati sull’incidentalità facciano rabbrividire e nonostante le oltre 157mila sanzioni elevate per l’inosservanza sui dispositivi di sicurezza e di ritenuta dei bambini nel 2015, con importo minimo di 81 euro e la decurtazione di 5 punti patente, c’è ancora una certa resistenza sia all’utilizzo tout court, sia all’uso in modo corretto, del seggiolino auto. Abbiamo un raccolto un campionario di “scuse” o giustificazioni per il non utilizzo, dal “Sono solo pochi metri” al “In macchina piange, preferisco tenerlo in braccio”, dal “Basta legarlo con la cintura di sicurezza” al “Il seggiolino è solo sulla mia auto, con i nonni uso la cintura”. I seggiolini devono essere installati su tutte le principali auto in cui viaggia il bambino, e devono essere utilizzati in modo corretto, utilizzando il seggiolino giusto per l’età, il peso e l’altezza e posizionandolo in modo corretto.”

Per acquisto servono in media 300 euro, Adoc chiede detrazione fiscale. Serve inoltre più educazione all’uso da parte di genitori e parenti.

“Mediamente per un seggiolino si spendono circa 308 euro – continua Tascini –  Considerando che spesso il bambino si trova a dover essere trasportato in più macchine, almeno due considerando quella di un nonno o dell’altro genitore, la spesa può crescere e superare anche i 600-700 euro. E’ sicuramente una spesa impegnativa, non a portata della maggioranza delle famiglie. Per questo crediamo che la spesa per l’acquisto di un seggiolino auto debba poter essere portata in detrazione, al fine di agevolarne la diffusione e l’acquisto, incrementando la sicurezza dei nostri figli. Perché, lo ricordiamo, l’uso corretto del seggiolino in auto riduce il rischio di lesioni gravi sino al 90% e quello di morte sino al 70% sotto l’anno e del 50% nella fascia dall’ 1 ai 4 anni. Servono maggiori campagne informative e formative sul corretto uso dei seggiolini auto. Come Adoc siamo pronti a sostenere e a partecipare ad iniziative che aumentino la sicurezza stradale, in particolare dei più piccoli”.

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