[vc_row type=»in_container» full_screen_row_position=»middle» scene_position=»center» text_color=»dark» text_align=»left» overlay_strength=»0.3″ shape_divider_position=»bottom»][vc_column column_padding=»no-extra-padding» column_padding_position=»all» background_color_opacity=»1″ background_hover_color_opacity=»1″ column_shadow=»none» column_border_radius=»none» width=»1/1″ tablet_text_alignment=»default» phone_text_alignment=»default» column_border_width=»none» column_border_style=»solid»][vc_column_text]»E questo dove lo butto?» La frustrazione, davanti alla parata di secchi della differenziata raggiunge livelli molto alti. Diciamocela tutta: ad averlo saputo prima, ci saremmo risparmiati tutti questi problemi comportandoci meglio.
Partiamo dalla plastica, che tra tutti i materiali da riciclo, è probabilmente quella che è possibile riciclare quasi interamente, ma per poterlo fare è fondamentale conoscere e seguire alcune semplici regole. Le nostre case sono piene di oggetti in plastica, ma non tutti possono essere messi nella raccolta differenziata. Da oggi forniremo delle piccole guide per evitare gli errori più comuni.
COSA METTERE NEL SACCO DELLA PLASTICA
SI: flaconi, contenitori, vaschette per alimenti, barattoli, sacchetti, bicchieri e piatti di plastica usa e getta lavati, confezioni della pasta, delle uova, sacchetti delle patatine e, in generale, tutti gli imballaggi in plastica.
NO: utensili da cucina, bacinelle, giocattoli in plastica, righe, squadrette, sedie in plastica, sottovasi, posate in plastica, occhiali, tubo da irrigazione e, in generale, tutti gli oggetti che non sono imballaggi.
LE TRE REGOLE FONDAMENTALI
- Lavare accuratamente i contenitori per eliminare le tracce del loro contenuto (ad esempio i vasetti di yoghurt, se non sono lavati, vanno gettati nei rifiuti indifferenziati)
- Togliere le etichette di carta per smaltirle separatamente
- Ridurre le dimensioni: lo spazio costa sia a livello di trasporto che nei processi di recupero successivi, per ridurlo basta schiacciarli.
ELETTRODOMESTICI E APPARECCHI ELETTRICI NON VANNO NEL BIDONE DELLA PLASTICA
Si tratta di rifiuti di tipo particolare che vengono denominati RAEE e in Italia sono oggetto di una speciale direttiva.
Ne fanno parte gli elettrodomestici, i telefoni e, in generale, tutte le apparecchiature elettriche o elettroniche (computer, stampanti, eccetera) presenti nelle nostre case e nei nostri uffici, nonostante abbiano una forte componente di plastica, non possono essere trattati come PE, PET e PVC e devono essere raccolti negli appositi Centri di raccolta.
I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono dati dalla presenza di sostanze tossiche per l’ambiente. Questi prodotti devono essere trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti (rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio) evitando l’inquinamento dell’ambiente e lo spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature.
E quindi…alla prossima puntata![/vc_column_text][vc_column_text]
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