[vc_row type=»in_container» full_screen_row_position=»middle» scene_position=»center» text_color=»dark» text_align=»left» overlay_strength=»0.3″ shape_divider_position=»bottom»][vc_column column_padding=»no-extra-padding» column_padding_position=»all» background_color_opacity=»1″ background_hover_color_opacity=»1″ column_shadow=»none» column_border_radius=»none» width=»1/1″ tablet_text_alignment=»default» phone_text_alignment=»default» column_border_width=»none» column_border_style=»solid»][vc_column_text]Come distinguere il vetro dai falsi amici? Cioè da quello che sembra vetro ma non lo è e quindi non va assolutamente buttato nel bidone apposito per la differenziata.
Il vetro è uno degli elementi in assoluto più facili da riciclare. Partiamo dall’inizio: il vetro fu scoperto dall’uomo per caso. La fonti storiche più remote ci narrano che i Fenici, popolo che colonizzava parte del Mediterraneo di oltre 3000 anni fa, scoprirono per puro caso il vetro.
Si accorsero infatti che il carbonato di sodio, usato all’epoca per dipingere la lana se unito alla sabbia silice e portato ad alte temperature si cristallizzava tanto da formare il materiale che ancora oggi tutti noi utilizziamo, ossia il vetro. Probabilmente, dunque, il vetro utilizzato dai Fenici non si differenziava poi molto da quello che utilizziamo tutti i giorni oggi.
COSA METTERE NEL SACCO DEL VETRO
SOLO VETRO! Verificate sempre che sia vetro e non qualcosa di simile, che non può essere conferito nelle “campane verdi” apposite per la raccolta del vetro: porcellane, piatti, lampadine, tubi al neon, barattoli che potrebbero contenere agenti chimici, fanno tutte parte della grande famiglia del vetro ma non si devono inserire nelle campane.
Una volta certi che ciò che avete per le mani sia davvero tutto vetro, dovete eliminare tutti i tappi e coperchi che nella maggior parte dei casi sono di alluminio e plastica e ben difficilmente saranno di vetro, riciclandoli opportunamente
Gli oggetti vanno lavati in maniera tale che non permangano altri elementi oltre che il vetro stesso. Non è necessario lavarlo a fondo, usando solventi o detersivi (diventerebbe controproducente dal punto di vista ambientale), ma la classica sciacquata per togliere il grosso dello sporco va fatta.
Il vetro può essere riciclato fino a circa sette volte e usando quello riciclato le temperature di fusione saranno più basse (altra ottimizzazione con riduzione dell’impatto ambientale) proprio perché l’elemento non è più grezzo.
Potrà quindi essere aggiunto a quello grezzo per generare nuovo vetro con conseguente riduzione delle spese e minor impatto sull’ambiente.
Arrivederci alla prossima puntata![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]