[vc_row type=»in_container» full_screen_row_position=»middle» scene_position=»center» text_color=»dark» text_align=»left» overlay_strength=»0.3″ shape_divider_position=»bottom»][vc_column column_padding=»no-extra-padding» column_padding_position=»all» background_color_opacity=»1″ background_hover_color_opacity=»1″ column_shadow=»none» column_border_radius=»none» width=»1/1″ tablet_text_alignment=»default» phone_text_alignment=»default» column_border_width=»none» column_border_style=»solid»][vc_column_text]Via libera da Tim e Cassa depositi e prestiti al percorso per creare un’unica Rete di telecomunicazioni in fibra ottica, mettendo insieme l’infrastruttura del gruppo telefonico con Open Fiber per la creazione di AccessCo, la società per la Rete unica.
“Durante il periodo di lockdown è apparso evidente come alcune zone d’Italia non siano raggiunte da una connessione adeguata, motivo per il quale come Adoc crediamo che la rete unica permetterebbe di sviluppare un’infrastruttura più efficiente e in grado di rispondere velocemente alle esigenze crescenti di digitalizzazione dell’Italia – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – e offrirebbe importanti vantaggi per il consumatore. Considerato il periodo di crisi che stiamo vivendo è necessario attuare delle vere e proprie politiche industriali, che investano nella creazione di infrastrutture e di reti moderne e efficaci. Speriamo inoltre che questa operazione non si trasformi nell’ennesimo nulla di fatto, così come il Piano Banda Ultra Larga avviato nel 2017 che prometteva connettività ultra veloce entro il 2020.”
“Come Adoc auspichiamo e ci faremo garanti affinché ogni operazione avvenga nel modo più trasparente possibile a tutela del consumatore e perché non si incorra nel rischio che il mantenimento del controllo da parte di Tim, operatore che possiede sia l’infrastruttura che i servizi, non comporti il ritorno ad un monopolio, certi della necessità della tutela del regime di libero mercato.”
L’Adoc evidenzia inoltre come sicuramente questo progetto sia necessario ma come debba andare di pari passo con l’alfabetizzazione digitale e con la possibilità per tutti di accedere agli strumenti informatici.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]