M’illumino di Meno: risparmio energetico vanificato da riforma tariffaria che premia gli sprechi

Si celebra oggi la 13° edizione di M’illumino di Meno, la campagna di Caterpillar sul risparmio energetico. Adoc anche quest’anno aderisce ad un’iniziativa fondamentale per promuovere uno stile di vita energetico sostenibile, anche se teme che la riforma tariffaria energetica possa vanificare ogni sforzo di riduzione degli sprechi.

 

“M’illumino di Meno è un’iniziativa lodevole, che mette all’attenzione un tema, quello del risparmio energetico, di fondamentale importanza per i consumatori e per l’ambiente – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – come Adoc aderiamo anche quest’anno all’iniziativa, convinti che l’assunzione di uno stile di vita sostenibile e responsabile, anche dal punto di vista dei consumi energetici, sia un impegno non più derogabile. Ma che rischia di essere vanificato dalla recente riforma tariffaria energetica, che ha abolito la progressività delle tariffe, per cui ad un maggiore consumo corrispondeva una bolletta più alta, e aumentato il costo degli oneri fissi di trasporto e gestione. Tutto ciò comporta un aumento di spesa pari a circa 65 euro per chi consuma fino a 1,8 kWh, ma un risparmio di 80 euro per consuma più di 4,4 kWh. Per cui, per risparmiare in bolletta, si viene paradossalmente incentivati a consumare di più: aumentando la potenza contrattuale, che ha un costo non indifferente, o adottando soluzioni ad alta efficienza energetica come pompe di calore o piastre ad induzione, che hanno costi elevati di installazione e i cui vantaggi si concretizzano solo sul medio-lungo periodo. E a pagare dazio saranno oltre 18 milioni di famiglie italiane. Fermo restando che per un Paese come l’Italia è opportuno spostare i consumi dal gas, che importiamo, all’elettricità, largamente prodotta con fonti rinnovabili, contestiamo vivamente l’aumento dei costi fissi di trasporto e gestione, per cui solo chi ha consumi energetici alti riesce a bilanciarli. Inoltre contestiamo anche il poco coraggio legato all’aumento, troppo contenuto, del limite massimo per accedere al bonus sociale. Sarebbe stato opportuno prevedere un indicatore ISEE di almeno11mila euro, piuttosto degli 8.107 euro attuali, in modo da far accedere al bonus una fetta più larga della popolazione.”

 

Ad ogni modo l’Adoc diffonde il vademecum proposto dalla campagna, che quest’anno punta l’attenzione sulla condivisione.

 

Spegniamo le luci e accendiamo l’energia della condivisione.

Si può condividere l’auto per andare al lavoro.

Si può condividere la bicicletta e partire tutti insieme.

Si può iniziare ad usare il bike sharing o il car sharing.

Si può condividere il cibo: cucinare e mangiare insieme, a casa o in piazza.

Si può condividere il trapano, la polentiera, l’aspirapolvere, il tosaerba e la lavatrice.

Si può condividere la casa: con l’ospitalità, lo scambio, il divano o un posto per il sacco a pelo.

Si può condividere la banda: aprire il proprio wireless, sherare.

Si può condividere un saper fare: t’appendo quel quadro, t’insegno lo spagnolo, ti riparo la gomma della bicicletta.

Si può condividere un sapere: lasciare un libro o un giornale.

Si può condividere lo sport: correre insieme, pedalare, nuotare e sudare.

Si può condividere un telescopio e guardare le stelle che con le luci spente son più belle. E il cielo è di tutti, già condiviso

Si possono condividere i vestiti e i giocattoli usati dei nostri figli organizzando un baratto a scuola

Si possono condividere le incombenze, facciamo che oggi te lo porto fuori il cane

Si possono condividere i genitori e i bambini facendo i compiti insieme

Si può condividere qualsiasi cosa. Si può condividere un po’ di tempo. In silenzio. Si può anche parlare e ascoltarsi

 

In ogni condivisione c’è un risparmio di energia.

Ogni condivisione genera energia.

Condividere fa bene.

#MilluminoDiMeno

www.caterpillar.rai.it/milluminodimeno

Costo pompe di calore

Installare una pompa di calore ha un costo non indifferente, che varia dai circa 4.500 euro per la soluzione aria-aria agli oltre 15.000 euro per una pompa di calore geotermica. Sono previsti incentivi e deduzioni fiscali, ed assicurano vantaggi in termini di efficienza dei consumi, ma i costi di installazione fanno desistere dal loro acquisto. Inoltre richiedono un aumento di potenza contrattuale, in quanto per il loro efficace funzionamento serve una potenza di almeno 10 kWh.

Costi medi pompe di calore

Pompa di calore geotermica > 15-20mila euro

Pompa di calore aria-acqua > 6mila euro

Pompa di calore aria-aria > 4,5mila euro

Piani di cottura a induzione

Sostituire un piano di cottura a gas con uno ad induzione prevede una spesa media di circa 1.000 euro, il 60% in più di un piano di cottura a gas. Inoltre è necessario aumentare la potenza contrattuale da 3 kWh ad almeno 4,5 o 6 kWh, in quanto i piani ad induzione richiedono un grosso contributo energetico, che la potenza standard non riesce ad assorbire.

Costo cambio di potenza contrattuale

A partire dal prossimo 1° aprile, per i clienti del mercato tutelato, sarà abolito il contributo fisso di 27,03 euro per il distributore (ma rimarrà valido per i clienti del mercato libero), mentre subirà una riduzione del 20% il costo da sostenere per 1 kW di potenza (dagli attuali 69,36 euro a 55,49 euro). Sarà inoltre possibile aumentare di potenza anche per solo 0,5 kW. Rimane fisso il contributo amministrativo di 23 euro.

Per il mercato libero il costo dipende dalle singole condizioni contrattuali, fatto salvo che il distributore imputa comunque al fornitore i 27,03 € di contributo fisso e la quota per la potenza aggiuntiva nel caso di aumento di potenza