L’aumento del costo del trasporto ferroviario regionale a partire dal 1’ gennaio scorso era già previsto da una delibera della giunta regionale del 2015, la n.1161, poi confermata da altre delibere del 2016 e dall’ultima approvata il 27 dicembre 2017. Si tratta di un aumento medio del 9% che sarà in vigore fino a tutto il 2019. Nuovi aumenti scatteranno poi dal 2020 e dal 2022.
E’ quanto precisa l’Adoc Marche a seguito delle numerose richieste di informazioni ricevute da cittadini che utilizzano saltuariamente il treno per gli spostamenti locali, ma anche dai pendolari.
“Per i cittadini marchigiani è indubbiamente un appesantimento ulteriore che va ad aggiungersi agli aumenti di cui abbiamo già parlato ad inizio d’anno, come il gas e l’energia elettrica – sottolinea Marina Marozzi, presidente di Adoc Marche. – Il problema è che se dovessimo sommare tutti gli aumenti che una famiglia deve sostenere dall’inizio dell’anno e confrontare l’importo che ne deriva con l’aumento – se c’è stato – del reddito familiare, sicuramente ci accorgeremmo che le risorse economiche a disposizione delle famiglie hanno subito un’altra importante riduzione. A questo si aggiunge la già compromessa situazione di molte famiglie che, in questi lunghi strascichi di una crisi tutt’altro che conclusa, subiscono continui e crescenti “prelievi” di fronte ai quali non possono far altro che riaprire il portafogli e rivedere la dieta familiare.”
Riguardo alle nuove tariffe ferroviarie bisogna aggiungere che sono state riviste anche le tariffe relative al trasporto sovra regionale, che interessa i pendolari che attraversano due regioni, per le quali sono stati previsti dei rimborsi le cui modalità sono da definire.
In termini generali è possibile almeno, affermare, che negli ultimi anni si sono notevolmente ridotti i casi di inefficienze e ritardi.
“Sicuramente esistono delle situazioni problematiche – conclude Marozzi – e per questo invitiamo i cittadini a farci le opportune segnalazioni al fine di poter mantenere sempre alta l’attenzione su un servizio che riteniamo indispensabile per la popolazione in particolare e per la tutela ambientale più in generale.”