[vc_row type=»in_container» full_screen_row_position=»middle» scene_position=»center» text_color=»dark» text_align=»left» overlay_strength=»0.3″ shape_divider_position=»bottom»][vc_column column_padding=»no-extra-padding» column_padding_position=»all» background_color_opacity=»1″ background_hover_color_opacity=»1″ column_shadow=»none» column_border_radius=»none» width=»1/1″ tablet_text_alignment=»default» phone_text_alignment=»default» column_border_width=»none» column_border_style=»solid»][vc_column_text]Ha preso il via il progetto «La legalità ti rende libero», il nuovo progetto dell’Adoc contro il caporalato.
L’Adoc realizzerà sportelli informativi su tutto il territorio nazionale al fine di potenziare le attività di tutela ed informazione ai lavoratori stranieri e non, e attraverso la collaborazione con gli enti pubblici (prefetture, enti locali e Centri per l’impiego) per indirizzare i lavoratori verso le liste di prenotazione già introdotte da alcune regioni per accedere al lavoro regolare.
Sempre al fine di promuovere la legalità e la tutela dei diritti dei lavoratori, durante l’intero svolgimento delle attività progettuali saranno promossi eventi, incontri e dibattiti rivolti a tutti i cittadini delle province interessate. Il tema sarà il lavoro irregolare e tutto ciò che esso comporta, non solo la discriminazione e lo sfruttamento dei lavoratori, ma anche i danni per l’intera comunità (cittadini e aziende).
Altrettanto importante nella lotta al caporalato sarà creare le condizioni per indebolire l’influenza e il potere che i caporali hanno sui lavoratori e colpirli nel business dei trasporti. Con il progetto collaboreremo all’organizzazione per i lavoratori stagionali di un sistema di trasporti “sicuro” da e per i luoghi di lavoro. Saranno promossi, nei comuni maggiormente interessati, dei tavoli con le istituzioni e le parti datoriali del territorio, al fine di istituire delle linee dedicate con l’obiettivo di sottrarre lavoratori e lavoratrici, italiani e stranieri, al ricatto dei caporali. Sarà anche realizzata una campagna sulla sicurezza stradale per i lavoratori che spesso percorrono l’itinerario lavoro/alloggio con mezzi fatiscenti, a piedi o in bicicletta.
Nella fase successiva in collaborazione con i centri di accoglienza già esistenti, percorsi di inclusione, formazione professionale ed integrazione rivolti ai lavoratori extracomunitari in condizioni di sfruttamento e marginalità: corsi di lingua italiana, di informatica di base, di orientamento e accesso ai servizi del territorio, di formazione e riqualificazione professionale, di orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, all’inserimento abitativo e sociale, tutela legale e tutela psico-socio-sanitaria.
Durante tutto il periodo progettuale sarà sviluppata una campagna per promuovere la c.d. filiera etica. Saranno inserite in una campagna promozionale dei prodotti, quelle aziende che operano nel rispetto dei diritti dei lavoratori con una particolare attenzione a quelle che si impegnano ad assumere regolarmente i lavoratori.
«La legge 199 del 2016 rappresenta una svolta importante sul tema del caporalato che ha introdotto una serie di novità soprattutto sotto il profilo della repressione del fenomeno – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – A nostro avviso questa legge, che ha già prodotto importanti risultati, può essere affiancata da una serie di attività che riguardano l’aspetto preventivo, per cercare di evitare che il lavoratore entri nel giro dello sfruttamento.
Il progetto “La legalità ti rende libero” vuole concentrarsi sugli aspetti legati alla prevenzione, come ad esempio una maggiore informazione sui diritti dei lavoratori e sulle forme di tutela, offrire un sostegno nella gestione di attività formative e di informazione anche attraverso contatti con i centri di accoglienza, incentivare la realizzazione di trasporti in convenzione, favorire il coinvolgimento dei centri per l’impiego per l’incrocio domanda/offerta e promuovere forme di premialità per le aziende sane.
Indispensabile infine, per l’ottenimento di un risultato concreto, è lavorare nella direzione di una sempre maggior responsabilizzazione della filiera agro-alimentare oltre che del consumatore finale. Si vuole, dunque, favorire una c.d. filiera etica promuovendo le aziende che operano nel rispetto dei lavoratori, stranieri e non.»[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]