Diritti, se il bene è in garanzia il venditore non può rifiutare il cambio o la riparazione

Garanzia legale sui beni

Il Sig. I.P. ha acquistato online un sistema di allarme per la casa. Dopo averlo installato ha riscontrato dei problemi nei sensori magnetici wireless da installare alle finestre. Giustamente ha rimandato indietro i sensori per farseli sostituire. Ma i nuovi sensori presentano lo stesso problema. E’ quindi necessario rimandarli in assistenza per verificare il loro funzionamento o per procedere ad una nuova sostituzione.

Dopo mesi di contatti la società non provvede alla sostituzione, nonostante sia ancora in garanzia legale, ma suggerisce una soluzione fai-da-te per ovviare al problema.

Questo non è accettabile ed è in contrasto con la normativa.

Il Codice del Consumo, all’art.130, prevede che in caso di difetto di conformità (e il problema ai sensori è un valido esempio), il consumatore ha tutto il diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto.

Il venditore è responsabile, a norma dell’articolo 130, quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene. E il consumatore ha diritto ad ulteriori 6 mesi di tempo per far valere le sue ragioni.

Quindi, nello specifico, il Sig. I.P. può tranquillamente richiedere la riparazione o sostituzione del bene. Oppure la riduzione del prezzo pagato per l’acquisto o, in ultima via, la risoluzione del contratto.

Purtroppo, nonostante gli obblighi di legge, molti venditori continuano a non rispettare i diritti del consumatore riguardanti la garanzia legale.

Invitiamo tutti i consumatori a segnalare alla sede Adoc più vicina a loro episodi simili, in modo da ricevere assistenza e vedere ristorati i loro diritti.

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