Fondo Prima Casa, l’allarme di Adoc: risorse in esaurimento, serve rifinanziamento

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Il Fondo Prima Casa, istituito con la legge 147 del 27 dicembre 2013, con una dotazione iniziale di 600 milioni di euro, sta terminando le proprie disponibilità finanziarie e rischia, secondo quanto reso noto dall’Abi nel corso di un’audizione alla Camera, di trovarsi “a secco” entro dicembre 2018.

Il Fondo prevede la concessione di garanzie a prima richiesta sui mutui, dell’importo massimo di 250mila euro, per l’acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale del mutuatario. Il Fondo è gestito da Consap e ha permesso nel tempo di erogare oltre 90mila mutui, per un valore di oltre 10 miliardi di euro, favorendo in particolare le giovani coppie e gli under 35. Ha quindi rappresentato, e rappresenta tuttora, un importante strumento di garanzia sociale verso quella fascia di popolazione che ha maggiori difficoltà nell’accesso al credito.

Con i tassi dei mutui in rialzo, a rischio l’accesso al credito

L’Adoc, alla luce anche del recente rialzo dei tassi dei mutui auspica un immediato rifinanziamento del Fondo, in modo da continuare a tutelare i cittadini più bisognosi e di sostenere il mercato edilizio e del lavoro in un momento di particolare crisi.