Il soffocamento da corpo estraneo, in particolare del cibo rappresenta un problema rilevante di salute pubblica. Basti pensare che è una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni, con una percentuale di incidenti elevata fino ai 14 anni di età. Il Ministero della Salute ha predisposto alcune linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamento da cibo, che illustriamo di seguito.
Soffocamento da cibo: la situazione in Italia
In Italia, negli ultimi 10 anni, si contano circa 1000 ospedalizzazioni all’anno. Le stime più recenti, calcolate includendo anche i “quasi-eventi” e gli episodi di minore gravità, risolti grazie all’intervento della famiglia, senza la necessità di rivolgersi ai sanitari, mostrano come l’incidenza reale del fenomeno sia 50-80 volte superiore rispetto a quella dei ricoveri.
Gli alimenti, come detto, costituiscono una delle principali cause di soffocamento in età pediatrica: tra il 60% e l’80% degli episodi di soffocamento è imputabile al cibo. Il registro Susy Safe, uno dei più grandi registri internazionali che raccoglie casi di incidenti da corpo estraneo, mostra che gli alimenti che causano più spesso incidenti sono gli ossicini di pollo e le lische di pesce (32%) seguiti dalle noccioline (22%) e dai semi (16%). Tuttavia, gli incidenti gravi sono causati in misura maggiore dalla carne, dato che gravità dell’esito è dipendente da specifiche caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni dell’alimento
Inoltre, dal registro Susy Safe si può vedere che quasi la metà degli incidenti da corpo estraneo si è verificata sotto la supervisione di un adulto. Questi risultati denotano una scarsa conoscenza, da parte degli adulti responsabili della supervisione del bambino, del problema del soffocamento da cibo, e in particolare di quali sono gli alimenti pericolosi.
Soffocamento da cibo: perché il rischio è più elevato nei bambini?
Tutte le linee guida sono concordi nell’affermare che la fascia di età in cui i bambini sono esposti a un maggior rischio di soffocamento da cibo è quella tra gli 0 e i 4 anni. L’elevata incidenza di episodi di soffocamento è dovuta a caratteristiche psico-fisiologiche del bambino:
- vie aeree di diametro piccolo e forma conoide (fino alla pubertà);
- scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (che non è innata come per i liquidi);
- dentizione incompleta (i molari, necessari per ridurre il cibo in un bolo liscio, crescono intorno ai 30 mesi);
- frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (ad esempio mangiano mentre corrono, giocano, parlano o guardano la TV, tablet etc).
Soffocamento da cibo: le caratteristiche degli alimenti pericolosi
Gli alimenti pericolosi condividono particolari caratteristiche di forma, consistenza e dimensioni.
Dimensioni
Sia gli alimenti piccoli (es. noccioline e semi) che quelli troppo grandi (es. grossi pezzi di frutta e verdura cruda) sono pericolosi, in quanto i primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione.
Forma
Quella tonda (es. ciliegie e uva) e quella cilindrica (es. wurstel e carote) sono le forme più pericolose poiché queste tipologie di alimenti, se aspirati, possono bloccarsi nell’ipofaringe ostruendo completamente il passaggio dell’aria.
Consistenze
Quelle più pericolose, con differenti meccanismi, sono quella dura, quella appiccicosa (es. burro d’arachidi), quella fibrosa (es. sedano) e quella comprimibile (es. wurstel e marshmallow). Gli alimenti duri e fibrosi sono difficili da masticare per la fisiologica mancanza di denti del bambino. Gli alimenti comprimibili possono scivolare nelle vie aeree prima che il bambino riesca a morderli e adattarsi alla forma dell’ipofaringe (grazie alla loro consistenza), ostruendo il passaggio dell’aria. Gli alimenti appiccicosi risultano difficili da rimuovere se rimangono bloccati nelle vie aeree, una volta aspirati.
Soffocamento da cibo: come ridurre il rischio a tavola
È possibile offrire al bambino gli alimenti pericolosi (a parte poche eccezioni) se opportunamente preparati in modo tale da minimizzare il rischio di soffocamento. Viene raccomandato di adottare semplici regole di preparazione che mirano a modificare la forma (es. tagliare gli alimenti cilindrici a listarelle, quelli tondi in quarti), la consistenza (es. eliminare nervature e filamenti, cuocere i cibi fino a quando diventano morbidi), e le dimensioni (es. tagliare in pezzi piccoli o tritare/grattugiare) degli alimenti pericolosi.
Le eccezioni sono rappresentate da: frutta a guscio e semi (le linee di indirizzo li sconsigliano per i bambini fino ai 4 anni di età circa, a causa dell’elevato rischio di aspirazione a cui si associano), caramelle e gomme da masticare.
Soffocamento da cibo: le regole per un pasto sicuro
Alimenti pericolosi | Preparazione raccomandata |
Forma tondeggiante (es. uva, ciliegie, olive…) | Tagliare in pezzi piccoli (circa 5 mm). Prestare attenzione nel rimuovere i semi e i noccioli |
Forma cilindrica (es. wurstel,
salsicce, carote) |
Tagliare prima in lunghezza (a listarelle) e poi in pezzi più piccoli (circa 5mm), MAI a rondelle. Prestare attenzione nel rimuovere eventuali budelli o bucce. |
Arachidi, semi e frutta secca a guscio | Da non somministrare fino ai 4/5 anni di età. Se comunque somministrati, tritare finemente o ridurre in farina |
Cereali in chicchi (es. orzo, mais, grano) e muesli | Tritare finemente/Utilizzare i cereali sotto forma di farina anziché di chicchi interi. (Dopo l’anno i bambini non dovrebbero più mangiare farine). |
Frutta disidratata (es. uvetta sultanina) | Mettere a bagno/ammorbidire e tagliare finemente. |
Alimenti che si rompono in pezzi duri e taglienti (es. cracker, biscotti molto duri) | Ridurre in farina/sbriciolare (dopo l’anno i bambini non dovrebbero più mangiare farine). |
Burro di arachidi e altri alimenti della stessa consistenza | Spalmare uno strato sottile sul pane. |
Pezzi di frutta e verdura cruda, o solo parzialmente cotta, con consistenza dura (es.
mela) e/o fibrosa (es. sedano, ananas) |
Cuocere fino a quando raggiungono una consistenza morbida, o grattugiare finemente. Prestare attenzione nel rimuovere eventuali semi, noccioli, filamenti, e bucce. |
Verdure a foglia | Cuocere fino a quando raggiungono una consistenza morbida e tritare finemente. Qualora fossero consumate crude, sminuzzare finemente. Prestare attenzione nel rimuovere filamenti e nervature. |
Carne, pesce | Cuocere fino a quando diventano morbidi e poi tagliare in pezzi piccoli. Prestare attenzione nel rimuovere nervature e filamenti, gli ossicini dalla carne, le lische dal pesce. |
Salumi e prosciutto | Tagliare in pezzi piccoli (massimo 1 cm) da somministrare singolarmente |
Legumi (es. fagioli e piselli) | Cuocere fino a quando sono abbastanza morbidi da poterli schiacciare con una forchetta. |
Formaggi a pasta filata | Tagliare finemente. |
Alimenti (es. pane, biscotti) che contengano frutta secca, disidratata, cereali in chicchi | Tritare finemente o ridurre in farina. |
Caramelle dure e gommose, gelatine, marshmallow, gomme da masticare, popcorn, sfoglie di patate fritte croccanti (e snack simili) | Da non somministrare fino ai 4/5 anni di età |
Soffocamento da cibo: le 10 regole di comportamento a tavola
Recita un vecchio detto: “Quando si mangia si lotta con la morte”. Il momento del mangiare, in effetti, è un momento delicato soprattutto per i bambini. Per un mangiare sereno, senza pericoli, occorre che i familiari adottino alcune regole di comportamento, in modo da prevenire potenziali incidenti. Eccole di seguito:
- Il bambino deve mangiare a tavola, seduto e con la schiena dritta.
- Il bambino non deve mangiare mentre gioca, è distratto dalla tv o da videogiochi, corre o si trova in un veicolo in movimento (es. automobile).
- Creare un ambiente rilassato e tranquillo.
- Evitare distrazioni e non dare alimenti al bambino mentre sta piangendo o ridendo.
- Provvedere alla sorveglianza/supervisione del bambino mentre mangia. Mai lasciare il bambino da solo mentre sta mangiando.
- Incoraggiare il bambino a mangiare lentamente, a fare bocconi piccoli e a masticare bene prima di deglutire.
- Non forzare il bambino a mangiare.
- Dare al bambino alimenti appropriati al suo livello di sviluppo.
- Non dare alimenti difficili da masticare o inappropriati al grado di maturazione del bambino.
- Adottare le soluzioni di preparazione degli alimenti pericolosi