COVID 19 – ADOC STA RISCONTRANDO DIFFICOLTA’ NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE IN AMBITO TURISTICO

[vc_row type=»in_container» full_screen_row_position=»middle» scene_position=»center» text_color=»dark» text_align=»left» overlay_strength=»0.3″ shape_divider_position=»bottom»][vc_column column_padding=»no-extra-padding» column_padding_position=»all» background_color_opacity=»1″ background_hover_color_opacity=»1″ column_shadow=»none» column_border_radius=»none» width=»1/1″ tablet_text_alignment=»default» phone_text_alignment=»default» column_border_width=»none» column_border_style=»solid»][vc_column_text]L’emergenza Covid-19 ha visto il susseguirsi di leggi, decreti legge e DPCM a regolamentazione degli spostamenti interni al paese, che hanno limitato i diritti dei consumatori costringendoli a rinunciare ai viaggi programmati.

All’inizio dell’emergenza, le Compagnie aeree erano sembrate virtuose e contattavano loro i clienti per il rimborso dei voli cancellati. Con l’aggravarsi della situazione questa pratica è subito venuta meno.

Adoc ritiene che il comportamento delle compagnie aeree allo stato non sia affatto in linea con le disposizioni e che nemmeno tenga conto delle principali norme dettate dal regolamento U.E., dal Codice del Turismo e dalle recenti norme di applicazione necessarie.

Dopo l’entrata in vigore del DL 2 marzo 2020 n. 9 (art. 28) le compagnie aeree che in risposta a richieste di rimborso del biglietto avevano rassicurato il consumatore sulla restituzione del prezzo pagato entro 5/7 giorni non hanno rispettato l’impegno assunto.

Si stanno moltiplicando le segnalazioni su prenotazioni effettuate attraverso intermediari on line o direttamente sui siti delle compagnie aeree . Evidenziamo che gli utenti non possono accedere al sito della Compagnia, se hanno effettuato la prenotazione attraverso gli intermediari stessi.

L’assenza totale di assistenza da parte di questi ultimi nega ogni diritto a gestire la prenotazione. (GRAVE E’ CHE QUESTI INTERMEDIARI ABBIANO CHIUSO I CANALI DI CONTATTO CON I CLIENTI, I QUALI NON SANNO PIU’ A CHI RIVOLGERSI).

Sui voli già cancellati in tempo di restrizione si sta ravvisando l’atteggiamento recalcitrante delle compagnie a rimborsare come previsto e come intimato dalle Autorità di controllo .

I vettori disattendendo completamente le indicazioni stanno offrendo ai consumatori l’unica scelta di cambiare la data del volo sulla stessa tratta, pur sapendo che lo stato di emergenza è ancora in atto e lo sarà per molto tempo .

Il voucher ha connotazione ben diversa, tratta libera e valenza 12 mesi.

ADOC ricorda che la Presidente della Commissione Europea Von der Leyen ha scoraggiato chiunque a programmare vacanze fino al termine dell’emergenza, che coinvolgerà non solo il nostro paese ma anche tutti i paesi di destinazione che soggiaceranno alle medesime restrizioni.

Le compagnie che decideranno di effettuare i voli nonostante tutto dovranno tenere in giusta considerazione il rifiuto del consumatore a partire, in quanto il rischio di ricadere in condizioni di quarantena o di isolamento forzato sono tangibili.

Si sollecita pertanto l’intervento delle Autorità di controllo (ENAC E AGCM) affinché siano adottati tutti gli utili provvedimenti a tutela dei consumatori.

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