Consumo sostenibile, il 29 maggio l’Adoc parteciperà ad evento sul Goal 12 a Taranto

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Nell’ambito della seconda edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, l’Adoc parteciperà all’evento del 29 maggio a Taranto sulla produzione e il consumo responsabile, organizzato da NeXt e Aisec. All’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile dell’ASviS, la giornata del 29 maggio a Taranto è l’evento di riferimento per il Goal 12: durante l’evento verrà presentato il Position Paper su questo obiettivo di sviluppo sostenibile. Tre temi saranno approfonditi attraverso la realizzazione di tre Tavole Rotonde la mattina, in cui esperti del mondo dell’impresa, delle Istituzioni, delle Università e del Terzo Settore si confronteranno partendo dalle esperienze positive già presenti in Italia per arrivare a formulare proposte di sviluppo sostenibile. Il Presidente dell’Adoc Roberto Tascini parteciperà alla Tavola Rotonda dedicata proprio al consumo responsabile.

“I consumatori sono sempre più orientati a compiere le loro scelta in termini che vanno oltre il basico rapporto costo-beneficio ma contemplano aspetti laterali come l’impatto del bene o del servizio sull’ambiente o il corretto impiego dei fattori produttivi lavoro e capitale nella produzione del suddetto bene o servizio, privilegiando quelli più sostenibili – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc –  Il compito dell’Adoc in questo senso non è limitato alla pura informazione in merito ai cambiamenti di scenario in corso ma si espande alla formazione e all’educazione del consumatore, con l’obiettivo di rendere il suo comportamento e le sue scelte più sostenibili, più consapevoli e più responsabili. Un consumatore in grado di plasmare con piena cognizione di causa il mondo che lo circonda, orientando le decisioni macro e microeconomiche del pubblico e del privato verso nuovi modelli etici, in grado di migliorare la qualità della vita delle generazioni attuali e, soprattutto, future.”

L’Adoc è membro sia dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – Asvis, che organizza il Festival dello Sviluppo Sostenibile, che di NeXt- Nuova Economia per Tutti. È inoltre membro di Consumers’ Forum, che ha elaborato il Manifesto per la Sostenibilità Consumeristica.

GOAL 12

Per consumo e produzione sostenibili si intende la promozione dell’efficienza delle risorse e dell’energia, di infrastrutture sostenibili, così come la garanzia dell’accesso ai servizi di base, a lavori dignitosi e rispettosi dell’ambiente e a una migliore qualità di vita per tutti. La sua attuazione contribuisce alla realizzazione dei piani di sviluppo complessivi, alla riduzione dei futuri costi economici, ambientali e sociali, al miglioramenti della competitività economica e alla riduzione della povertà.
Il consumo e la produzione sostenibile puntano a “fare di più e meglio con meno”, aumentando i benefici in termini di benessere tratti dalle attività economiche, attraverso la riduzione dell’impiego di risorse, del degrado e dell’inquinamento nell’intero ciclo produttivo, migliorando così la qualità della vita. Ciò coinvolge stakeholder differenti, tra cui imprese, consumatori, decisori politici, ricercatori, scienziati, rivenditori, mezzi di comunicazione e agenzie di cooperazione allo sviluppo. E’ necessario per questo un approccio sistematico e cooperativo tra soggetti attivi nelle filiere, dal produttore fino al consumatore. Ciò richiede inoltre di coinvolgere i consumatori in iniziative di sensibilizzazione al consumo e a stili di vita sostenibili, offrendo loro adeguate informazioni su standard ed etichette, e coinvolgendoli, tra le altre cose, nell’approvvigionamento pubblico sostenibile.

Fatti e cifre

  • Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto, corrispondente a 1,3 miliardi di tonnellate, per un valore pari a circa mille miliardi di dollari, finisce nella spazzatura dei consumatori e dei commercianti, oppure va a male a causa di sistemi di trasporti o pratiche agricole inadeguati
  • Se la popolazione mondiale utilizzasse lampadine a risparmio energetico, si risparmierebbero 120 miliardi di dollari all’anno
  • Se la popolazione mondiale raggiungesse 9,6 miliardi all’anno entro il 2050, servirebbero tre pianeti per soddisfare la domanda di risorse naturali necessarie a sostenere gli stili di vita attuali.
  1. Acqua
  • Meno del 3 per cento dell’acqua mondiale è potabile, di cui il 2,5% è congelata in Antartide, nell’Artide e nei ghiacciai. L’umanità deve quindi affidarsi allo 0,5 per cento per soddisfare il fabbisogno di acqua potabile dell’uomo e dell’ecosistema
  • L’uomo sta inquinando l’acqua mondiale in maniera più rapida rispetto alla capacità naturale di rigenerazione e purificazione dell’acqua in fiumi e laghi
  • Più di un miliardo di persone non dispongono ancora dell’accesso all’acqua potabile
  • Un eccessivo utilizzo di acqua contribuisce allo stress idrico mondiale
  • L’acqua è un bene libero, ma le infrastrutture necessarie per trasportarla sono costose.
  1. Energia
  • Nonostante i progressi tecnologici che hanno promosso un aumento di efficienza energetica, l’uso dell’energia nei paesi dell’OCSE continuerà a crescere di un altro 35% entro il 2020. L’utilizzo energetico di attività commerciali e abitazioni è il secondo settore dopo i trasporti per crescita dell’impiego di energia
  • Nel 2002, lo stock automobilistico nei paesi OCSE era di 550 milioni di veicoli (di cui il 75% auto personali). Entro il 2020, ci si attende un aumento del 32% dei veicoli posseduti. Nello stesso periodo, si prevede un aumento del 40% dei chilometri percorsi dagli autoveicoli, insieme alla triplicazione del traffico aereo mondiale
  • Le famiglie consumano il 29% dell’energia globale, contribuendo al 21% delle emissioni di CO2
  • Nel 2013, un quinto del consumo complessivo dell’energia mondiale derivava da fonti rinnovabili.
  1. Cibo
  • Mentre un impatto ambientale significativo nel settore alimentare si verifica a partire dalle fasi di produzione (agricoltura e settore agro-alimentare), le famiglie influenzano tale impatto attraverso scelte e abitudini alimentari. Ciò, a sua volta, ha un impatto sull’ambiente attraverso l’energia consumata per la produzione di cibo e la generazione di rifiuti
  • 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vanno sprecate ogni anno, mentre quasi 1 miliardo di persone soffre di denutrizione e un altro miliardo soffre le fame
  • Il consumo eccessivo di cibo produce effetti dannosi per la nostra salute e per l’ambiente
  • 2 miliardi di persone nel mondo sono sovrappeso o obese
  • Fenomeni di degradazione dei suoli, l’inaridimento dei terreni, l’utilizzo non sostenibile dell’acqua, l’eccessivo sfruttamento della pesca e il degrado dell’ambiente marino riducono la capacità delle risorse naturali di provvedere alla produzione alimentare
  • Il settore alimentare rappresenta il 30% del consumo totale di energia, ed è responsabile del 22% delle emissioni di gas serra.

Traguardi

12.1 Attuare il Quadro Decennale di Programmi per il Consumo e la Produzione Sostenibili, rendendo partecipi tutti i paesi, con i paesi sviluppati alla guida, ma tenendo presenti anche lo sviluppo e le capacità dei paesi in via di sviluppo

12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali

12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto

12.4 Entro il 2020, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente

12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo

12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali

12.7 Promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformità alle politiche e priorità nazionali

12.8 Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura

12.a Supportare i Paesi in via di sviluppo nel potenziamento delle loro capacità scientifiche e tecnologiche, per raggiungere modelli di consumo e produzione più sostenibili

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali

12.c Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite