Apple Pay sbarca ufficialmente in Italia, con un ritardo di circa 3 anni rispetto allo store americano. Cos’è Apple Pay? E’ una piattaforma di Apple, utilizzabile solo con dispositivi dell’azienda di Cupertino, per effettuare pagamenti, che si può utilizzare sia nei negozi fisici, a condizione che abbiano un Pos di tipo «contactless», che in Italia sono circa un milione, pari alla metà di tutti i Pos esistenti.
I pagamenti contactless, nel 2016, hanno raggiunto quota 7 miliardi di euro, con un tasso di crescita del 700% rispetto al 2015 secondo i dati dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano.
Nel 2016 sono state effettuate più di 140 milioni di transazioni, grazie anche ad una progressiva crescita dell’infrastruttura – due carte su cinque sono contactless – e soprattutto da una maggior consapevolezza dello strumento da parte di consumatori ed esercenti.
I numeri dimostrano come il «tap & go» non sia utilizzato solo per i micro pagamenti sotto i 25 euro (per cui non serve inserire il Pin), ma anche per i pagamenti con un ammontare superiore, segno che la possibilità di non inserire la carta nel POS è reputata più comoda e veloce in qualsiasi circostanza.
Lo scontrino medio si aggira infatti poco sotto ai 50 euro, inferiore allo scontrino medio con carta che è circa 63,5 euro. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2019 varranno tra i 50 e i 70 miliardi. E lo sbarco di tale modalità di pagamento sugli smartphone potrà dare un ulteriore slancio a tale tipologia di pagamento.
Ma come funziona Apple Pay?
Non esiste un’app Apple Pay, ma si utilizza la già presente app Wallet. Al cui interno vanno aggiunte le carte di pagamento che si vogliono associare al servizio. Al momento non sono numerosi gli istituti di credito che hanno attivato tale possibilità ma presumibilmente cresceranno nel tempo.
Apple Pay: i dispositivi utilizzabili
Il servizio è compatibile con:
- iPhone SE, iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone 7 e iPhone 7 Plus (negozi fisici, app e siti web)
- Apple Watch (prima generazione), Apple Watch Series 1 e Apple Watch Series 2 (negozi fisici, app e siti web)
- iPad Air 2, iPad mini 3, iPad mini 4 e iPad Pro (solo su app e siti di e-commerce)
- MacBook Pro con Touch Bar (solo su app e siti di e-commerce)
Apple Pay: come si usa
Basta avvicinare lo smartphone al Pos e appoggiare il pollice sul sensore di impronta Touch ID. Volendo si può abilitare il pin numerico invece del Touch ID. Tutte le spese effettuate sono consultabili all’interno dell’app Wallet.
Se si possiedono più carte di credito ce n’è una preimpostata di default, ma al momento del pagamento si può utilizzare un’altra carta scorrendo col dito.
Ancora più semplice pagare con Apple Watch. Si preme due volte il tasto destro e si avvicina l’orologio al Pos. La sicurezza è garantita, secondo Apple, da un un codice di 4 cifre che va digitato sul Watch. Ma questo solo ogni volta che si rimette l’orologio al polso dopo averlo sfilato, per poco o molto tempo.
Su iPad e MacBook Pro 2017 (con Touch ID) si utilizza l’impronta digitale, ma solo su app o siti di e-ecommerce.
Apple Pay: sicurezza
Quando si paga nei negozi fisici la transazione avviene tramite tecnologia Nfc (Near Field Communication). Su iPhone l’autenticazione attraverso Touch ID o codice pin è necessaria.
Il «Secure Element» fornisce il Numero account dispositivo e un codice di sicurezza dinamico specifico della transazione. Il numero della carta di credito/debito/prepagata non viene inviato né da Apple, né dal dispositivo, né condiviso con il commerciante.
E se mi rubano l’iPhone?
Con la funzione «Trova il mio iPhone» (attivabile su iPhone, iPad o Apple Watch o su un MacBook Pro con Touch ID) si può sospendere Apple Pay impostando il dispositivo in “Modalità smarrito”. Anche in questo caso è più comodo di una carta di credito tradizionale perché in quel caso non è possibile “sospendere” una carta smarrita e poi riattivarla se viene ritrovata, cosa invece possibile con Apple Pay.
Si può anche rimuovere definitivamente la possibilità di pagare con Apple Pay inizializzando il dispositivo smarrito o rubato in remoto tramite Trova il mio iPhone. Oppure, ancora, si può chiamare il proprio istituto di credito per sospendere o rimuovere le carte da Apple Pay.
Apple Pay: privacy
L’uso di Apple Pay nei negozi è progettato, secondo le disposizioni dell’azienda americana, in modo da non raccogliere le informazioni relative alle transazioni che possono essere ricollegate agli utilizzatori. Le informazioni che possono essere inviate a Apple (in forma anonima) riguardano posizione del dispositivo, data e ora della transazione, ma solo se i servizi di localizzazione sono attivi. Apple sostiene di usare queste informazioni «per migliorare la precisione dei nomi delle aziende nella cronologia delle transazioni Apple Pay». Staremo a vedere.