Ambiente, ecco la guida “Raccolta differenziata: come farla nel modo giusto”, per evitare gli errori più comuni

In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente l’Adoc pubblica e diffonde la guida “Raccolta differenziata: come farla nel modo giusto”. Un utile compendio di consigli per evitare gli errori più comuni.

“Ancora molti consumatori incontrano delle difficoltà nello smaltire correttamente i propri rifiuti domestici – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – Spesso accade che alcuni materiali vengano inseriti nei cassonetti sbagliati, ad esempio i bicchieri di cristallo nella raccolta del vetro oppure gli scontrini fiscali nella raccolta della carta e del cartone. Ci sono infatti numerosi prodotti “trabocchetto” con cui è facile cadere in errore. La raccolta differenziata offre una valida alternativa al classico smaltimento dei rifiuti eseguito in discarica, offrendo numerosi benefici, sia di ordine ambientale e salutistico, sia a livello economico diretto e indiretto. Inoltre è un elemento fondamentale alla base dell’economia circolare, al fine di aumentare il livello di sostenibilità e della qualità della vita.”

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I 5 errori più comuni

Al primo posto troviamo, come detto, gli scontrini fiscali nella raccolta della carta. Al contrario gli scontrini, dato che sono fatti con carte termiche, i cui componenti reagiscono al calore, creando problemi di riciclo, vanno inseriti nel cassonetto del non riciclabile.

Al secondo posto gli oli vegetali: una volta usato in cucina, l’olio diventa rifiuto altamente inquinante: per il sottosuolo, per la flora, per qualsiasi specchio d’acqua e per i depuratori. Non va quindi gettato né negli scarichi né nell’umido ma raccolto e consegnato negli appositi centri di raccolta.

Al terzo posto troviamo il cartone della pizza: spesso lo troviamo gettato nella carta ma quello è il suo posto solo se pulito e privo di residui di cibo, altrimenti va messo nell’umido o nell’indifferenziato (a seconda dei Comuni).

Al quarto posto incontriamo le lampadine nella raccolta del vetro: è assolutamente sbagliato in quanto vanno gettate negli appositi centri di raccolta o nell’indifferenziato se sono ad incandescenza.

Al quinto posto, per finire, i piccoli elettrodomestici (es. asciugacapelli o rasoi elettrici) nell’indifferenziato. Ricordiamo che tutti i dispositivi elettronici di dimensione inferiore a 25 centimetri, con una tensione non superiore a 1000 volt se alternata e a 1500 volt se continua, e provenienti dai nuclei domestici, anche senza l’acquisto di un elettrodomestico equivalente, possono essere consegnati nei negozi appositi e da questi smaltiti (c.d. Uno Contro Zero).

La guida

Per ovviare a questi ed altri errori e per realizzare una raccolta perfetta, l’Adoc ha realizzato una guida completa alla gestione della raccolta differenziata, evidenziando quali prodotti possono essere riciclati e quali no. Dall’umido/organico alla plastica, dalla carta al vetro, dai farmaci ai rifiuti elettronici, la guida copre tutti o quasi i materiali che vengono quotidianamente utilizzati dai consumatori. Fermo restando che la raccolta varia da Comune a Comune, in particolare per alcuni materiali come il polistirolo e l’alluminio. Per questo consigliamo ai consumatori di chiedere sempre al proprio Comune di residenza la corretta procedura di smaltimento.

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Verso un nuovo modello di consumatore: più consapevole, più responsabile, più sostenibile

Se da una parte Trump abbandona l’accordo di Parigi, dall’altra il resto del pianeta e in particolare l’Unione Europa, spinge per l’adozione di accorgimenti e strategie volte a fermare il cambiamento climatico.

In questo contesto un ruolo fondamentale lo gioca il consumatore. Un consumatore sempre più orientato alla sostenibilità e alla responsabilità. L’Adoc promuove la nascita e la crescita di un nuovo modello di consumatore, che sia maggiormente consapevole delle scelte che opera e delle conseguenze a cui va incontro.

Il consumatore deve realizzare in modo definitivo la trasformazione da consumatore passivo dell’era consumista a consumatore attore del mercato della nuova era consumerista. Sempre più volto a tutelare l’ambiente, il territorio e la comunità.