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PAGAMENTI DIGITALI. Adoc e Feduf insieme per insegnare come operare in sicurezza

È previsto domani alle 15 il webinar di approfondimento promosso da Adoc e Feduf dal tema “Operare in sicurezza nei pagamenti digitali”.

Il progresso tecnologico nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica ha avuto un impatto forte ed importante sulla vita di ogni giorno.  Contestualmente a questo cambiamento assistiamo sempre di più ad un cambiamento del rischio (vero o percepito) del rapporto con la banca.

Secondo i dati della CRIF nel primo semestre del 2021 sono stati oltre un milione gli “alert” ricevuti dagli utenti italiani relativamente a un attacco informatico ai danni dei propri dati personali, in crescita del 56,3% rispetto alla precedente rilevazione. Nello stesso periodo si è registrato un incremento del 18% dei dati giacenti nel dark web rispetto al secondo semestre del 2020. Le informazioni sottratte vengono organizzate in pacchetti contenenti migliaia di credenziali e vendute clandestinamente a prezzi molto bassi, a volte anche meno di 50 euro.

Sempre secondo quanto risulta dall’Osservatorio Crif, nel primo semestre 2021, i dati personali che prevalentemente circolano sul dark web e, pertanto più esposti a rischio di azioni ai danni delle ignare vittime, risultano essere le password, gli indirizzi email privati o aziendali, username e numeri di telefono. Queste preziose informazioni, evidentemente, sono utilizzabili per compiere truffe attraverso le note tecniche (phishing, smishing e vishing).

Più recente l’adozione della tecnica dello “spoofing”, molto difficile da identificare per un utente non esperto. L’attacco mira a rubare le credenziali per collegarsi, tramite queste, agli account della vittima. Il veicolo dell’attacco è un SMS molto credibile solitamente inviato tramite il numero che identifica i servizi del vero intermediario. L’utente, ovviamente, avrà difficoltà a discriminare un messaggio dall’ intermediario “vero” rispetto a quello di attacco. L’SMS invita, ovviamente, a collegarsi ad un link. Una volta aperto il collegamento, la truffa è completa.

“La digitalizzazione è un processo irreversibile. Il problema delle truffe online, particolarmente nel sistema finanziario, va affrontato con decisione. Auspichiamo, infatti, una presenza maggiore del mondo pubblico e, per tramite di esso, azioni più decise per il contrasto di un fenomeno particolarmente pericoloso e odioso. Contrasto che deve partire dall’educazione dell’utente, obiettivo che l’Adoc cerca quotidianamente di raggiungere” – le parole di Laura Pulcini, Vice Presidente dell’Adoc.

“Invitiamo i consumatori a prestare la massima attenzione perché le insidie sul web si moltiplicano e si fanno sempre più raffinate e invitiamo il legislatore a proseguire con una grande attenzione per avere norme e regolamenti efficaci e efficienti. Controllate spesso il vostro conto corrente ed esigete risposte dalle società cui affidate i vostri dati per i rapporti di fornitura della vita corrente.” – le dichiarazioni del Presidente dell’Adoc Nazionale Roberto Tascini.