[vc_row type=»in_container» full_screen_row_position=»middle» scene_position=»center» text_color=»dark» text_align=»left» overlay_strength=»0.3″ shape_divider_position=»bottom»][vc_column column_padding=»no-extra-padding» column_padding_position=»all» background_color_opacity=»1″ background_hover_color_opacity=»1″ column_shadow=»none» column_border_radius=»none» width=»1/1″ tablet_text_alignment=»default» phone_text_alignment=»default» column_border_width=»none» column_border_style=»solid»][vc_column_text]Da una analisi delle notizie che circolano in rete nell’ultimo periodo l’Adoc evidenzia come circa il 24% delle notizie siano fake news.
“Siamo molto preoccupati a fronte della massiccia, crescente diffusione di disinformazione e fake news relative all’emergenza COVID-19. Notizie queste che non fanno altro che alimentare panico e paura nella popolazione” – le parole di Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc. – “Da tempo siamo in prima linea a denunciare e ad affrontare questo fenomeno”.
Tascini continua esprimendo apprezzamento per l’istituzione della task force antibufale presso la presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con Agcom, Ministero della Salute, Protezione civile e per l’avviata collaborazione con i soggetti del web specializzati in fact-checking, i principali motori di ricerca e le piattaforme social.
“Condividiamo la scelta del Governo abbia risposto all’insidia dell’informazione che risulta essere pericolosa anche e soprattutto in questo periodo. Come apprezziamo il lavoro di siti internet che hanno fatto della ricerca della notizia e della fonte il loro mantra (butac.it, bufale.net; valigiablu.it; cicap.org; facta.news per citarne alcuni). Siamo anche inoltre soddisfatti della partnership di ANSA con EY che ha sviluppato – per prima in Italia nel mondo dell’editoria – un sistema di tracciatura di notizie ‘fonte ANSA’ basato su tecnologia Blockchain: da oggi, attraverso il bollino ‘ANSAcheck – Notizia di origine certificata’, è possibile verificare l’origine delle notizie provenienti dai notiziari ANSA, siano esse presenti sulle piattaforme ANSA o distribuite ad altre testate editoriali o terze parti (social, altre piattaforme etc.).”- continua Tascini.
“Fermare le fake news è un dovere di tutti. Molte volte basta veramente poco, proviamo per esempio a inserire la notizia che vediamo su un qualsiasi motore di ricerca, potremmo facilmente smascherare la bufala e avere una spiegazione plausibile della realtà.” – conclude il Presidente dell’Adoc.
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