Continuano ad arrivare segnalazioni all’Adoc riguardo l’aumento dei cosiddetti “servizi aggiuntivi” nelle spiagge italiane. “Stiamo riscontrando aumenti per quanto riguardo l’inserimento a pagamento di servizi che fino a prima della pandemia erano gratuiti, parliamo per esempio di gettoni per usufruire delle docce o maggiorazioni riguardo all’utilizzo del lettino aggiuntivo”. – dichiara Tascini- “cosi come attenzione va prestata ai parcheggi a pagamento vicino alle spiagge o ai prezzi di bar e ristoranti degli stabilimenti balneari.”
Gli stabilimenti balneari costeranno in media il 5% in più rispetto all’estate scorsa, quindi la spesa media in uno stabilimento sarà di euro 30,40 contro i 29,40 dell’anno scorso, cioè un euro in più. Rispetto allo scorso anno i rincari sono contenuti e legati principalmente ai rialzi inflattivi. Mediamente l’aumento sarà dell’1,5%, per una spesa media a persona di 29,40 euro per usufruire dei principali servizi contro i 28,90 euro dello scorso anno.
«Le linee guida stabiliscono un minimo di 10 metri quadrati a ombrellone, ci sono spiagge piccole dove il COVID-19 ha inciso in maniera notevole, perché le postazioni sono state drasticamente ridotte e con esse gli introiti. Questo fattore potrebbe aver portato a un lieve aumento per tamponare gli incassi mancati”.
L’Adoc continuerà a vigilare, soprattutto nei mesi di luglio e agosto e invita i consumatori a segnalare aumenti di prezzo ingiustificati.
“Ricordiamo che ai balneari è stata anche concessa una ulteriore proroga delle concessioni fino al 2033 “- continua Tascini- “per questo come Adoc chiediamo che nel momento in cui il pubblico interviene a sostegno di queste realtà ci siano dei controlli che possano calmierare i prezzi. Evidenziamo come l’introito per lo Stato riguardo le concessioni balneari è di circa 106 milioni, a fronte di un fatturato per gli stabilimenti balneari che nel 2019 è stato di circa 7 miliardi. Gli aumenti inoltre non sono giustificabili neanche dai costi delle sanificazioni considerando il credito d’imposta sui canoni, l’esenzione della prima rata Imu e bonus per le sanificazioni e per gli impianti di energia rinnovabile”.
“Crediamo che gli stabilimenti balneari, se ben gestiti, possano diventare il primo baluardo per la tutela dell’ambiente costiero e marittimo ed essere il giusto viatico per il rilancio del turismo, sia balneare che culturale, e dell’economia blu, legata al mare” – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc.